I dati sono parte integrante del patrimonio di un’azienda. Si tratta di una quantità considerevole di informazioni di natura diversa che generalmente arrivano da fonti eterogenee. Per non perdere questo capitale, tali informazioni devono essere raccolte ed elaborate velocemente per monitorare costantemente il business aziendale e prendere tempestivamente decisioni strategiche.
Tuttavia questa attività potrebbe diventare un’ardua impresa, con tempi operativi lunghi e task ripetitivi.

La sfida è dotarsi di soluzioni di business intelligence e analytics che permettano l’analisi e la visualizzazione dei dati in maniera veloce e intuitiva. Attraverso l’utilizzo di report e dashboard personalizzabili, le aziende possono monitorare le prestazioni chiave, identificare le tendenze, individuare le opportunità e prendere decisioni in tempo reale. 

Parliamone con Eleonora Verdenelli, Bi Consultant & Project Manager ApraVar Group

 

Ciao Eleonora, ormai gli strumenti di BI sono noti nel panorama imprenditoriale italiano, a che punto siamo con l’adoption?

 

Nelle aziende italiane le soluzioni di business intelligence e analytics sono ormai ampiamente utilizzate per migliorare l’efficienza operativa e ottenere vantaggi competitivi. 

La BI viene sfruttata dalle diverse business unit aziendali per analisi di mercato, vendite e post-vendite, produzione, situazioni finanziarie e gestione delle risorse umane. Attenzione particolare è rivolta all’ottimizzazione della supply-chain e alla gestione degli stock di magazzino. 

Gli obiettivi di questi strumenti sono principalmente due: raccogliere informazioni provenienti dalle varie sorgenti aziendali, organizzandole e certificandole in un unico contenitore chiamato datawarehouse; produrre output interattivi e facilmente fruibili dagli utenti.  

 

Il principale strumento di analisi dati ha un nome: Excel. Quanto è ancora utilizzato nelle aziende e perché è difficile farne a meno?

 

Sì, nonostante l’avvento di soluzioni più avanzate di gestione dei dati e di strumenti specifici per la BI, Excel rimane uno strumento molto diffuso per l’attività di raccolta e organizzazione dati

Questa popolarità è sicuramente figlia della familiarità e facilità d’uso dello strumento. La sua interfaccia user-friendly consente agli utenti di creare rapidamente fogli di calcolo personalizzati. 

Tuttavia, con l’aumento del volume dei dati e la necessità di condividere gli stessi tra le business unit aziendali, molte realtà stanno integrando Excel con soluzioni di BI più avanzate e complete. Non parlerei quindi di Excel come il “nemico n.1” degli applicativi di BI bensì di uno strumento che deve essere integrato con applicazioni specifiche che ottimizzano la gestione e la condivisione dei dati in azienda

L’uso eccessivo di Excel per attività complesse di raccolta e analisi dati può portare a problemi di scalabilità, ridotta visibilità e soprattutto difficoltà nel mantenere l’integrità dei dati

 

Quali sono i ‘desiderata’ che spingono le organizzazioni a dotarsi di applicativi BI?

 

Possiamo individuare 3 trend che stanno muovendo gli investimenti aziendali in questo campo.

Data Storytelling, ovvero la capacità di raccontare la propria impresa e i suoi valori aumentando la platea dei potenziali fruitori. C’è l’esigenza di presentare le informazioni in modo chiaro, semplice, coinvolgente e comprensibile, utilizzando strumenti di visualizzazione e narrazioni basate sui dati di business.

Mobile BI, gli indicatori di performance aziendali devono essere sempre accessibili. Le applicazioni di BI in mobilità consentono agli utenti di prendere decisioni informate in qualsiasi momento e ovunque si trovino. 

Sicurezza, le organizzazioni si stanno concentrando sempre di più sulla protezione delle informazioni sensibili nel pieno rispetto delle normative sulla privacy, come il GDPR, cercando di garantire la massima protezione dei dati

 

 

 

Infine, secondo la tua esperienza, ci sono elementi di criticità durante l’integrazione di una soluzione BI in azienda?

 

Per ottenere risultati significativi, le informazioni devono essere accurate, complete e affidabili. 
La chiave del successo in un progetto di BI è l’analisi iniziale dei dati e dei KPI, per questo è fondamentale scegliere il giusto partner tecnologico. Noi abbiamo scelto Microsoft Power BI perchè semplifica l’implementazione e l’adoprion, inoltre favorisce la diffusione e la condivisione dei risultati a tutte le business unit aziendali grazie alla Suite 365

 

 

Grazie Eleonora!